Efficientamento energetico: «Umbria sempre più in linea con le direttive europee»

di Carmine Iorio

L’ Umbria, verde ed europea, verso il 2050. Il Por Fesr 2014-2020 ha destinato il 13,6% delle risorse per l’energia sostenibile. Maria Ruggiero, responsabile della sezione “Interventi di sviluppo sostenibile” della Regione Umbria, e il dirigente Andrea Monsignori della Regione Umbria ne spiegano le implicazioni. «La centralità della tematica ambientale – dice Ruggiero – è riconosciuta a livello mondiale e rappresenta la sfida da affrontare, anche sul piano sociale ed economico, per conseguire lo sviluppo sostenibile volto a salvaguardare e assicurare il benessere delle prossime generazioni».

Sviluppo sostenibile «Con l’Accordo di Parigi e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile – prosegue Ruggiero -, è stata sancita l’inderogabile necessità di proiettarsi verso un modello di economia circolare, attenta all’uso efficiente delle risorse e proiettata verso la mitigazione del cambiamento climatico. L’Unione Europea, con la legge sul clima del 2018 (regolamento UE 2018/1999), ha formalizzato il proprio impegno a conseguire la transizione, entro il 2050, verso un sistema energetico sostenibile, competitivo e decarbonizzato che trovi fondamento, tra gli assi prioritari, nell’efficienza energetica. A livello italiano, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima 2030 (PNIEC) si pone l’obiettivo di realizzare una nuova politica energetica che assicuri la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale e accompagni tale transizione. L ’efficientamento energetico è uno degli obiettivi prioritari di tale politica. La Regione Umbria ha fatto propria la sfida per una crescita sostenibile, inclusiva e intelligente indirizzata alla “crescita verde”, da conseguire anche attraverso la transizione verso l’economia a bassa emissione di carbonio che richiede, tra le priorità, capacità di investimento in interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico. Già dal 2011, la Regione Umbria ha indirizzato l’azione del Programma di sviluppo regionale POR FESR 2007 – 2013 in materia di energia destinando specifiche risorse per l’efficientamento energetico degli edifici destinati ad uso pubblico (scuole, municipi, strutture sanitarie, uffici, centri sportivi, edifici culturali…) e per l’illuminazione pubblica. Queste azioni, quantificabili in oltre 14 milioni di euro, hanno consentito l’efficientamento di 35 edifici e 72 progetti di illuminazione. I benefici ambientali di tali investimenti sono quantificabili in 1.400 ton/anno di emissioni di CO2 evitate oltre a significativi risparmi economici dovuti alla conseguente riduzione della spesa energetica. Tali investimenti hanno riguardato anche l’edilizia residenziale pubblica: con 118 interventi per circa 8 milioni di euro, la cui valenza, oltre che economica e ambientale, è data dall’intrinseca funzione sociale», conclude Ruggiero.

Il Progetto e gli interventi effettuati Il Programma Operativo regionale FESR (Fondo europeo sviluppo regionale) 2014-2020 della Regione Umbria mette a disposizione 412.293.204 euro di cui 55.960.120 impiegati nell’energia sostenibile. Gli obiettivi e le azioni (consultabili al link Asse IV – Energia sostenibile – Regione Umbria) prevedono una riduzione dei consumi energetici anche attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili. A questo riguardo, Andrea Monsignori, dirigente del Servizio Energia, Ambiente, Rifiuti della Regione Umbria, afferma che «in continuità con la politica energetica europea e nazionale, l’attuale programmazione FESR ha destinato oltre 28 milioni di euro, di cui 55 milioni per la prosecuzione delle azioni di efficientamento energetico. Tali somme – prosegue Monsignori – ̒seppur considerevoli, consentono di soddisfare solo parzialmente il fabbisogno di efficientamento dell’intero parco immobiliare pubblico del territorio umbro. Infatti, è noto che le strutture immobiliari pubbliche, per la loro destinazione d’uso e per l’età costruttiva, hanno significative esigenze di interventi per il miglioramento della loro prestazione energetica, con conseguenti benefici ambientali di riduzione delle emissioni climalteranti, oltre che di risparmi economici».

La sfida del domani «L’efficientamento degli edifici e quindi la riduzione dei consumi energetici è la vera sfida da affrontare – afferma il dirigente -. È infatti noto che negli edifici pubblici e privati viene utilizzato il 40% dell’energia consumata, il rimanente è ascritto ai trasporti e all’industria, ed è prodotta da fonti fossili o rinnovabili. Quest’ultime certamente utili alla de-carbonizzazione dell’economia e quindi per il contrasto ai cambiamenti climatici, ma non tutte “pulite” per la qualità dell’aria o del paesaggio. L’efficienza energetica è l’obiettivo da perseguire nei prossimi anni tenuto conto che, come sancito nella politica energetica europea e nazionale, è da ritenersi equiparabile ad una fonte di energia a sé stante e deve essere considerata una delle priorità verso cui indirizzare le scelte di investimento. La Regione Umbria è e sarà impegnata a perseguire tale obiettivo anche integrando diverse fonti finanziare».

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea e pubblicato in data 15 marzo 2021 su Umbria24.it