Fondo sociale europeo: da Bruxelles oltre 118 milioni per sostenere lo sviluppo dell’Umbria

di Marco Sollevanti

Numerosi i bandi di cui è possibile approfittare e i progetti già realizzati, mentre già si guarda al futuro.

Il Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE) definisce le linee guida e la ripartizione dei fondi per progetti sul coinvolgimento attivo delle persone nella crescita e nel miglioramento delle realtà locali. Per il periodo 2014-2020, sono stati stanziati più di 237 milioni di euro, metà da fondi regionali e metà direttamente dalla Commissione europea. I progetti finanziati sono realizzati in collaborazione con enti, istituti e associazioni pubbliche e private. Devono rispondere a cinque bisogni prioritari chiamati assi. Si tratta di: occupazione (con una dotazione di 77 milioni), inclusione sociale e lotta alla povertà (67 milioni), istruzione e formazione (75 milioni), capacità amministrativa (7 milioni), assistenza tecnica (9 milioni). I destinatari sono le categorie più deboli e svantaggiate, quelle che si affacciano al mondo del lavoro o che passano un momento di difficoltà, come disoccupati, disabili, studenti e lavoratori a termine.

I bandi ancora aperti «Il Fondo Sociale Europeo investe sulle persone» si legge nel POR. Al centro dell’attenzione, infatti, c’è il prezioso capitale umano di ciascun cittadino, da valorizzare consolidando il sistema della formazione e allargandone l’accesso. A tal proposito, fino al 23 aprile 2021 gli organismi di formazione pubblici e privati potranno partecipare all’avviso UPGRADE. In palio ci sono finanziamenti per piani formativi sullo sviluppo delle competenze digitali di adulti tra i 18 e i 65 anni. Parliamo di competenze utili per futuri impieghi e per la riqualificazione professionale. Non è questa l’unica opportunità. Spazio anche a interventi di politiche attive del lavoro, come l’orientamento specifico in base alle competenze individuali, i servizi di accompagnamento al lavoro e gli incentivi all’assunzione per le imprese. In relazione a ciò, è attivo fino al 31 marzo 2021 l’avviso UMBRIATTIVA REIMPIEGO.

Le cifre e il Covid Stato di attuazione del POR Rispetto alla dotazione iniziale di 237 milioni di euro, al 31 dicembre 2020 risultano spesi in maniera certificata poco più di 80 milioni, pari al 34% del totale. Queste cifre, però, non tengono conto della corposa riprogrammazione causa Covid-19. In particolare, la Regione ha deciso di spostare circa 53 milioni sugli assi occupazione, lotta alla povertà e istruzione. L’obiettivo è garantire la ripartenza del sistema economico-sociale umbro. Sono stati quindi avviati una serie di interventi per sostenere, fra le altre misure, il reinserimento occupazionale post-emergenza, l’iscrizione dei ragazzi ai centri estivi 2020, i servizi educativi per bimbi fino a 6 anni, la sanificazione delle scuole, le borse di studio dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario, le spese per il personale sanitario impegnato nella lotta al virus, le attività sociali a distanza o a domicilio per i diversamente abili. In ogni caso, c’è tempo fino al 2023 per la piena attuazione del POR.

I progetti già finanziati «Investiamo nel tuo futuro», afferma il POR. Del resto, uno degli interventi di eccellenza, riconosciuto dal Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca, riguarda proprio la formazione dei giovani. È il caso dell’Istituto Tecnico Superiore Umbria Academy. Grazie al Fondo Sociale, chi ha un diploma di scuola media può, in modo totalmente gratuito, proseguire gli studi e specializzarsi in settori tecnici che risultano strategici per la nostra Regione. Secondo dati ministeriali, l’80% dei diplomati all’Umbria Academy trova subito lavoro. Diversi progetti si sono poi concentrati sull’inclusione sociale dei soggetti più svantaggiati. In tal senso, la Regione ha collaborato con i Comuni e ha finanziato piani per aiutare le donne a conciliare vita privata e lavoro e a trovare più facilmente un impiego. L’attenzione si è concentrata anche sui diversamente abili, con programmi di assistenza, accompagnamento all’occupazione, sostegno a un’esistenza autonoma e indipendente.

Uno sguardo al futuro: il POR 2021-2027 La programmazione del Fondo Sociale si aggiorna ogni sette anni. La Commissione europea punta all’adozione del nuovo regolamento generale sui fondi europei regionali 2021-2027 entro questa estate. Stando alle prime bozze, l’intenzione è dare vita al Fondo Sociale Europeo Plus. Sostituirà quello attuale e incorporerà i già esistenti programmi europei per gli indigenti, per l’impiego giovanile, per l’occupazione e l’innovazione sociale. In risposta ai drammatici effetti dell’emergenza Covid-19, si cercherà di migliorare l’efficienza e la velocità nell’attuazione concreta degli interventi. In linea con gli obiettivi di un’Europa più sociale, più intelligente, più verde e più vicina ai cittadini, il Fondo Sociale Europeo Plus contribuirà a ridurre i livelli di povertà e aumenterà le possibilità di accesso alla formazione e al lavoro. Particolare attenzione sarà rivolta all’inclusione sociale delle classi più deboli e all’inserimento lavorativo dei giovani. Per quanto riguarda l’Umbria, lo scorso marzo la Giunta Regionale ha approvato il Quadro Strategico 2021-2027. Le linee guida in esso contenute consentiranno di elaborare il POR non appena la Commissione europea avrà adottato il relativo regolamento.

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea e pubblicato in data 15 marzo 2021 su Umbria24.it