Perugina da 20 anni nella Ue: «Amo questo ambiente internazionale ma mi manca l’Umbria»

Laura Corrado fa la funzionaria a Bruxelles: «Il Covid mi ha tenuto lontana da casa. Combattiamo la nostalgia organizzando la sagra della porchetta»

di Matilde Mencarelli

«Una volta all’anno organizziamo la sagra della porchetta». Così Laura Corrado, umbra a Bruxelles, ci racconta come trascorrono il tempo insieme i nostri corregionali quando la nostalgia di casa si fa sentire. Lei è una perugina Doc, laureata in Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Perugia, ha sentito da sempre il bisogno di vivere in un ambiente internazionale. È una delle prime generazioni del progetto Erasmus, il quale permette ai giovani europei di andare a studiare all’estero in uno degli atenei dei paesi dell’Unione. «L’Erasmus in Francia mi ha formata, mi ha permesso di vivere un’esperienza unica ed è proprio lì che ho dato l’esame di Diritto dell’Unione europea». Insomma, la passione per l’Unione europea già si faceva sentire tra i banchi universitari e, dopo la laurea, si trasformerà nella sua professione. Laura, infatti, lavora in Commissione da più di venti anni, ora è nella Direzione generale della Migrazione e degli affari interni ed è a capo dell’Unità dei percorsi legali e di integrazione.

Tra Belgio e Umbria «Il bello di vivere in questa città e di lavorare in una delle più grandi istituzioni dell’Ue è quello di essere immersa in un ambiente internazionale, in cui ogni giorno è gratificante e motivante perché è totalmente diverso da quello precedente». Un ambiente molto diverso dalla nostra tranquilla ed eterea Umbria. Ma come si organizzano gli italiani, e soprattutto i nostri corregionali quando vogliono abbattere le distanze e ritornare alle proprie origini? «Ci sono molti network e diverse piattaforme con cui possiamo condividere i nostri pensieri e tramite i quali possiamo organizzarci per cene ed eventi vari». Da bravi umbri non dimenticano le tradizioni regionali e, oltre alla sagra gastronomica annuale, organizzano serate karaoke e cene in cui stanno tutti insieme, per tenere sempre viva l’Umbria che è dentro di loro.

Il Covid e l’impossibilità di ritornare a casa Data la situazione Covid, però, lo spirito umbro dorme da più di un anno. «Ho nostalgia di casa, di rivedere la mia famiglia e anche Perugia». Lei, infatti, è una delle tante italiane (e italiani) all’estero che non riescono a tornare a casa dallo scoppio della pandemia. «La situazione Covid è difficile in tutta Europa, sia che lo Stato si chiami Italia o Belgio». Speriamo che l’attuale situazione vaccinale migliori in modo da augurare a tutti, specialmente a Laura, di poter riabbracciare la sua famiglia il più presto possibile e in totale sicurezza.

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea pubblicato in data 7 maggio 2021 su Umbria21.it