Parte oggi la seconda edizione della Settimana europea delle Strategie Macroregionali

Parte oggi la seconda edizione della Settimana europea delle Strategie Macroregionali

di Staff

Si apre oggi alla presenza della Commissaria europea Elisa Ferreira, responsabile per la politica di coesione e le riforme, la seconda edizione della Settimana europea delle Strategie Macroregionali. L’evento si terrà in video-conferenza dal 1° al 5 marzo ed avrà quale motto “Reconnect, Rethink, Recover”. Le Strategie macroregionali europee sono attualmente 4 (Adriatica-ionica, Alpina, Mar Baltico e Danubio) e costituiscono un utile strumento per le regioni che vi partecipano per definire line di azione comuni e convogliare fondi europei per realizzarle.

Info al link https://ec.europa.eu/regional_policy/en/newsroom/news/2021/02/26-02-2021-reconnect-rethink-recover-commissioner-ferreira-participates-to-the-2nd-eu-macro-regional-strategies-week-eumrsweek

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): Italia principale beneficiario 2014-2020

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): Italia principale beneficiario 2014-2020

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Dai dati pubblicati nel sito della Commissione europea sui Fondi strutturali e di investimento (SIE), risulta che, relativamente al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), l’Italia con 9.566 milioni di euro, è il principiale beneficiario nel settennio di programmazione 2014-2020. Tuttavia, con il 36% di fondi spesi al 26 febbraio 2021, si colloca al 23° posto nella graduatoria dei Paesi membri.

Fonte https://cohesiondata.ec.europa.eu/funds/erdf#

 

Fondo di Solidarietà dell’Unione europea: stanziamento per ricostruire le strutture danneggiate della Provence-Alpes-Côtes d’Azur colpita dalla tempesta Alex

Fondo di Solidarietà dell’Unione europea: stanziamento per ricostruire le strutture danneggiate della Provence-Alpes-Côtes d’Azur colpita dalla tempesta Alex

di Staff

Ieri la Commissione europea ha autorizzato uno stanziamento del Fondo di Solidarietà dell’Unione europea (EUSF) per sostenere i costi della ricostruzione delle strutture gravemente danneggiate nella regione francese della Provence-Alpes-Côtes d’Azur in seguito delle devastazioni causate nell’ottobre 2020 dalla tempesta Alex. L’EUSF, creato nel 2002, in seguito alle inondazioni di diverse aree dell’Europa centrale, fino ad oggi è intervenuto con sussidi per di oltre 6 milioni di euro. L’intervento più consistente (per circa 1,2 milioni di euro) ha riguardato il terremoto del centro Italia del 2016.

Maggiori info al sito https://ec.europa.eu/regional_policy/en/newsroom/news/2021/02/23-02-2021-la-solidarite-de-l-ue-en-action-le-fonds-de-solidarite-de-l-ue-verse-une-avance-de-6-millions-d-euros-a-la-france-afin-de-reparer-les-degats-causes-par-la-tempete-alex-en-octobre-2020

Impiego FESR: i dati dell’Umbria

Impiego FESR: i dati dell’Umbria

di Staff

Dagli ultimi dati disponibili sul sito della Commissione europea relativi all’impiego dei Fondi strutturali e di investimento europei, risulta che relativamente al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), dei 412.293.204 euro destinati all’Umbria ne sono stati impegnati 229.456.934 (56%) e spesi 115.405.930 (28%) (dati Umbria https://cohesiondata.ec.europa.eu/programmes/2014IT16RFOP019#).

Le cifre sono al di sotto della media nazionale, che fa registrare il 100% degli impegni (circa 31,5 miliardi) e ed il 36% dei fondi spesi (circa 11,3 miliardi) (dati nazionali https://cohesiondata.ec.europa.eu/countries/IT).

CRII e CRII+ per fronteggiare la pandemia: domani la discussione della Commissione per lo sviluppo regionale

CRII e CRII+ per fronteggiare la pandemia: domani la discussione della Commissione per lo sviluppo regionale

di Staff

Il 24 febbraio si riunisce la Commissione del Parlamento europeo per lo sviluppo regionale. Il tema in discussione è come le regioni europee hanno utilizzato i due strumenti messi a disposizione dalla UE (CRII e CRII+) per fronteggiare la pandemia. Il CRII ha consentito di mobilitare risorse dei fondi regionali non spese nei settori della salute e del sostegno al lavoro, mentre CRII+ ha favorito impieghi flessibili dei fondi strutturali e di investimento europei. I lavori della Commissione si possono seguire in diretta streaming.

Ulteriori info al sito https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20210222IPR98346/hearing-on-the-implementation-of-the-crii-in-eu-regions

Cooperazione transfrontaliera: la rete ENI CBC

Cooperazione transfrontaliera: la rete ENI CBC

di Staff

European Neighbourhood Instrument Cross-Border Cooperation (ENI CBC) è la rete che rende possibile conoscere nomi, obiettivi e attività di oltre 900 progetti di cooperazione transfrontaliera attualmente in esecuzione e che presentano un budget complessivo di 1,7 miliardi di euro. Alla rete partecipano oggi 3.502 organizzazioni europee e non, con l’intento di stimolare l’economia, trasferire le conoscenze e combattere i cambiamenti climatici. Un’ottima opportunità per chi volesse inserirsi.

Per approfondire si rimanda al sito https://tesim-enicbc.eu/

Il Green City Accord per rendere le nostre città più pulite, sane e vivibili

Il Green City Accord per rendere le nostre città più pulite, sane e vivibili

di Staff

Ci sembra importante segnalare una nuova iniziativa che ha preso piede da poco: il Green City Accord. Lanciato dalla Commissione europea lo scorso ottobre in occasione dell’European Week of Regions and Cities, si tratta di una piattaforma aperta a tutti i comuni della UE e finalizzata a rendere le nostre città più pulite, sane e vivibili. Cinque gli ambiti d’azione: aria, acqua, natura e biodiversità, economia circolare e rifiuti, rumori. I Comuni aderenti si impegnano a fissare traguardi di sostenibilità ambiziosi in linea con il Green Deal. Il vantaggio per le municipalità, oltre ad operare nella giusta direzione, è quello di beneficiare di informazioni, contatti, know-how e opportunità legati alla partecipazione a questa nuova iniziativa.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito https://ec.europa.eu/environment/topics/urban-environment/green-city-accord_en

 

Migliorare la sostenibilità e l’accessibilità dei siti di patrimonio culturale

Migliorare la sostenibilità e l’accessibilità dei siti di patrimonio culturale

di Staff

Forse non tutti ricordano il Progetto Interreg SHARE (http://www.sviluppumbria.it/-/al-via-il-progetto-share-per-la-sostenibilita-del-patrimonio-culturale-nei-centri-urbani), coordinato dalla nostra Regione (Sviluppumbria), conclusosi con la presentazione dei risultati il 15 settembre 2020. Lo scopo è stato elaborare nuovi metodi per migliorare la sostenibilità e l’accessibilità dei siti di patrimonio culturale urbano in sei regioni europee (Italia, Spagna, Croazia, Ungheria, Romania e Svezia). A questo fine sono stati sviluppati piani innovativi per la gestione di beni culturali e popolari nelle città e nei piccoli centri (quello umbro è consultabile al sito https://www.interregeurope.eu/share/library/#folder=1605). L’investimento totale per il progetto SHARE è stato di 1 409 083 EUR, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) di 1 197 721 EUR erogato attraverso il Programma operativo «Interreg Europe» 2014-2020.

Per ulteriori info si rimanda al sito https://ec.europa.eu/regional_policy/it/projects/Croatia/improving-the-sustainability-and-accessibility-of-cultural-heritage-sites-across-europe

Superare gli ostacoli transfrontalieri: il progetto B-Solutions

Superare gli ostacoli transfrontalieri: il progetto B-Solutions

di Staff

Anche se l’Umbria non è regione frontaliera, può risultare utile a tutti, quindi anche agli umbri, sapere che l’Associazione delle regioni frontaliere europee (ARFE – https://www.aebr.eu/) fin dal 2017 ha lanciato e gestisce l’iniziativa B-SOLUTIONS (https://www.b-solutionsproject.com/). L’obiettivo è permettere a enti pubblici e strutture transfrontaliere di occuparsi e risolvere gli ostacoli giuridici e amministrativi che si presentano alle frontiere, usufruendo anche di un supporto tecnico specializzato per trovare soluzioni. Nell’ambito di questa azione sono stati individuati 66 ostacoli sul territorio europeo (43 di questi sono stati esaminati negli ultimi due anni) che vanno da: rigidità e complessità di natura amministrativa o legale, all’accavallarsi di livelli giuridici e amministrativi, da quello europeo a quello locale. B-SOLUTION può essere uno al quale fare affidamento se si vogliono evitare problemi nei rapporti commerciali e di altro tipo con regioni di altri paesi europei.

Per saperne di più consultare il sito https://ec.europa.eu/regional_policy/it/newsroom/news/2021/02/02-09-2021-b-solutions-to-cross-border-obstacles-a-complementary-cooperation-tool

Movimento federalista europeo: Umbria più europea tra gli obiettivi per il 2021

Movimento federalista europeo: Umbria più europea tra gli obiettivi per il 2021

di Sara Calini e Sofyene Meddourene

Un brindisi al 2021 e ai nuovi progetti; così si conclude l’ultimo incontro dell’anno, in videoconferenza, organizzato dal Movimento Federalista Europeo (MFE) lo scorso 16 dicembre. Canale di dibattito sull’UE, da cinque anni la sezione umbra del MFE tenta di demolire quel muro di indifferenza e confusione che si è costruito attorno all’immagine dell’Europa e lo fa partendo proprio dal futuro della nostra Umbria: i giovani.

L’impegno rinnovato Anche quest’anno il MFE rinnova il suo impegno nel territorio umbro con attività informative volte a coinvolgere i cittadini. Questo si intende dalle parole del segretario della sezione umbra Roberto Susta; un impegno che non si limita alle parole, ma va avanti a fatti e con un obiettivo chiaro e preciso: un’Europa federale unita sotto la stessa bandiera. La sezione perugina del MFE si propone “di essere ponte di collegamento tra le istituzioni sovranazionali e il territorio regionale” spiega Susta. Nemmeno un 2020 così difficile, che ha visto al centro dell’attenzione la pandemia, è riuscito a rallentare l’azione del Movimento che ha saputo reinventarsi nel digitale continuando ad organizzare incontri online di “formazione e informazione sull’UE” aperti a chiunque abbia desiderio o curiosità di comprendere meglio i meccanismi che stanno alla base del motore Europa.

Da conoscenza a competenza «Le campagne informative – continua – non intendono avere alcuna affiliazione partitica né fanno propaganda”, sottolinea Susta, sostenendo che bisogna comunque “coinvolgere la classe politica in tutto ciò che è Europa e su come meglio approcciarsi ad essa». Il Movimento presta particolare attenzione ad «un investimento sui giovani», spiega Marco Bastianelli, professore di filosofia e storia del liceo artistico di Perugia e membro della sezione umbra da 3 anni. «C’è bisogno di passare da un’Europa delle conoscenze ad un’Europa delle competenze» affinché i ragazzi possano avvicinarsi a questo aspetto spesso tralasciato dal programma ministeriale scolastico.

Un’educazione all’Europa «Le idee in cantiere per il 2021 di certo non mancano al Movimento, che ha già in programma un nuovo ciclo di incontri che coinvolgeranno i vari istituti di istruzione superiore della nostra regione», queste le parole del segretario della delegazione umbra. I vari incontri ruoteranno attorno al concetto di cittadinanza europea per fornire ai più giovani «un’informazione che parte dalle basi, un’educazione attiva alla cittadinanza». Il Movimento auspica anche un’integrazione delle tematiche europee che possano andare ad arricchire il programma scolastico italiano di educazione civica che da anni risulta inefficiente.

Per ulteriori informazioni in riferimento al movimento federalista europeo, dalle origini alle sue attività più recenti è possibile consultare il sito al link https://www.mfe.it/port/index.php

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea e pubblicato in data 20 gennaio 2021 su Umbria24.it