Pubblicato in open access l’handbook del progetto ESFU!

Pubblicato in open access l’handbook del progetto ESFU!

La comunicazione in genere è considerata la cenerentola delle azioni dell’Unione europea. Essa invece appare sempre più importante. E lo è soprattutto in riferimento ad alcuni ambiti, tra cui spicca quello della politica di coesione europea o politica regionale.
Nonostante essa, con i fondi a finalità strutturale, sia una delle poche politiche “ricche” dell’Unione, resta poco conosciuta.
Tale deficit fa sì che anche i beneficiari più diretti (piccoli imprenditori, enti locali, terzo settore) abbiano spesso una visione incompleta se non distorta.
Ciò si traduce in livelli di partecipazione insoddisfacenti, sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo. I progetti presentati per accedere ai fondi europei potrebbero essere molti di più e meglio concepiti di quanto non lo siano oggi, se fossero disponibili maggiori informazioni.
Il Progetto ESFU, di cui si dà conto in questo volume, conferma tali considerazioni. Esso, tuttavia, non si limitata all’analisi dell’esistente. Principale frutto del Progetto è infatti la proposta di istituire la rete REFORE (Rete sui fondi regionali europei), che si segnala quale meccanismo permanente per acquisire e diffondere informazioni capaci di rendere più efficace la politica di coesione regionale, a partire dal caso di studio della Regione Umbria.

Comunicare i fondi europei per promuovere lo sviluppo del territorio. Una proposta operativa

Copyright (c) 2021 FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy

Con i contributi di: Fabio Raspadori, Marco Mazzoni, Massimo Bartoli, Diletta Paoletti, Gloria Pettinari, Susanna Pagiotti.

 

LINK PER SCARICARE IL VOLUME: https://bit.ly/32GasHj

 

 

Più Europa per l’Umbria

Più Europa per l’Umbria

Dal settimanale La Voce

Unipg. Un gruppo di umbri a Bruxelles studia le politiche di coesione UE

Sono oltre venti gli umbri che questa settimana si trovano a Bruxelles per una serie di seminari sulla comunicazione della politica di coesione europea, con l’obiettivo di valutare e approfondire strategie, strumenti e buone pratiche. Si tratta di una delle azioni messe in campo dal progetto European funds, a sustainable future for Umbria (Esfu), cofinanziato dalla Commissione europea, ideato e realizzato dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea del dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Perugia…continua a leggere su La Voce

Da Bruxelles: più Europa per l’Umbria

Da Bruxelles: più Europa per l’Umbria

Da umbriaradio.it

XL News, l’informazione extra large di Umbria Radio InBlu, oggi vi porta a Bruxelles il “cuore” dell’Europa, la città belga che – insieme a Strasburgo – ospita le principali istituzioni dell’Unione Europea.

Anche Umbria Radio e il settimanale La Voce, infatti, sono insieme ai circa venti umbri che in questi giorni si trovano a Bruxelles per una serie di seminari sulla comunicazione della politica di coesione europea, con l’obiettivo di valutare e approfondire strategie, strumenti e buone pratiche.

Si tratta di una delle azioni messe in campo dal progetto Esfu dedicato ad approfondire il tema dei fondi europei per un futuro sostenibile dell’Umbria, cofinanziato dalla Commissione europea, ideato e realizzato dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea del dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia.

Articolo e podcast disponibili al link

Il territorio parla. Umbria: esperti per usare 4 miliardi Ue

Il territorio parla. Umbria: esperti per usare 4 miliardi Ue

Da radioinblu.it

Dicono di noi…

Più Europa (e opportunità) per l’Umbria. UNIPG. Un gruppo di umbri a Bruxelles studia le politiche di coesione Ue. Sono oltre venti gli umbri che questa settimana si trovano a Bruxelles per una serie di seminari sulla comunicazione della politica di coesione europea, con l’obiettivo di valutare e approfondire strategie, strumenti e buone pratiche. Si tratta di una delle azioni messe in campo dal progetto European funds, a sustainable future for Umbria (Esfu), cofinanziato dalla Commissione europea, ideato e realizzato dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea del dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia. Le parole di Diletta Paoletti, coordinatrice del progetto Esfu dell’Università degli Studi di Perugia.

Articolo disponibile al link 

Delegazione umbra a Bruxelles per approfondire la politica europea di coesione

Delegazione umbra a Bruxelles per approfondire la politica europea di coesione

Da umbriaradio.it

Il progetto è stato ideato e realizzato dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Scienze politiche dell’Unipg

L’Università degli Studi di Perugia, grazie all’attività della cattedra di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Scienze politiche, ha organizzato una visita studio a Bruxelles, che si è conclusa il 22 ottobre, con la partecipazione di un gruppo composto da operatori economici, sociali e istituzionali umbri, insieme a giornalisti e comunicatori. L’iniziativa si svolta nell’ambito del progetto “European funds, a sustainable Future for Umbria – Esfu”, co-finanziato dalla Commissione europea (Dg Regio) nell’ambito del Programma “Support for information measures relating to the EU Cohesion policy”. Il progetto, ideato e realizzato dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea di Unipg, intende promuovere la comprensione della Politica europea di Coesione, favorendo, con le sue attività avviate nell’ottobre 2020, con un approccio calibrato sulla realtà locale, una migliore comprensione dell’impatto della Politica di Coesione nelle regioni europee.

I partecipanti

I partecipanti alla due giorni di Bruxelles – rappresentanti di Regione Umbria, Camera di Commercio dell’Umbria, Confindustria Umbria, Confcommercio Umbria, Anci Umbria, Confapi Perugia, Cgil Umbria, Cisl Umbria, Villa Umbra, Acli Perugia, Cna Umbria, Comune di Perugia, Villa Umbra, oltre che dell’Ateneo perugino, insieme a giornalisti di alcuni media locali – hanno preso parte a seminari e incontri specialistici sui temi della Politica di Coesione…continua a leggere su umbriaradio.it

Politica di coesione: i dati sull’attuazione del primo semestre 2021

Politica di coesione: i dati sull’attuazione del primo semestre 2021

Agenzia Coesione

La Commissione europea ha pubblicato i dati finanziari sull’attuazione della politica di coesione relativi alla prima metà del 2021.

Nell’ambito dei 4 fondi della politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo di coesione, Fondo sociale europeo e Iniziativa per l’occupazione giovanile) sono stati investiti in tutta l’Unione europea più di 37 miliardi di euro. La spesa per gli investimenti, dalla fine del 2020, è aumentata del 6%, con un totale di 289 miliardi di euro (58%) dei previsti 494 miliardi di euro per il 2014-2020 ora investiti.

L’aumento della spesa relativa al primo semestre del 2021 è in gran parte dovuto al significativo sforzo di riprogrammazione compiuto nell’ambito dell’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus nel 2020. Molti programmi nazionali e regionali della politica di coesione sono stati interessati da cambiamenti significativi per sostenere la loro risposta al COVID-19.

I dati, suddivisi per Paese e Programma, sono consultabili sulla piattaforma dati aperti dei fondi SIE #ESIFopendata

Approfondimenti

Cohesion policy invested over EUR 37 Billion during the first semester of 2021 (7/09/2021)

Cohesion policy funds overview

Fund pages: see ERDF, ESF, Cohesion Fund and YEI

Country Pages

Programme pages

Fondi Strutturali e di Investimento Europei

La coesione

 

Articolo disponibile all’indirizzo https://www.agenziacoesione.gov.it/news_istituzionali/attuazione-politica-di-coesione/ 

Dall’Europa un fiume di euro all’Umbria

Dall’Europa un fiume di euro all’Umbria

di Diletta Paoletti

Merita una riflessione l’attuale congiuntura riguardante i fondi strutturali e di investimento europei. Attualmente, e in prospettiva crescente nei prossimi mesi, va infatti profilandosi – per le casse italiane, centrali e regionali – un massiccio afflusso di risorse pubbliche, dovuto alla sovrapposizione tra la coda della programmazione europea 2014-2020 e l’avvento della nuova (2021-2027), con – in aggiunta a quest’ultima – l’iniezione di finanziamenti in funzione Covid-response. Ma andiamo con ordine: anzitutto, di che cosa parliamo? Continua a leggere

Next Generation Eu, i progetti di Corciano: «Inquinare meno per vivere meglio»

Next Generation Eu, i progetti di Corciano: «Inquinare meno per vivere meglio»

Come il Pnrr può impattare nel territorio di confine con Perugia. Si punta alla riqualificazione ecologica

di Valentina Medici

Mobilità dolce, verde urbano e rigenerazione delle periferie: questi sono alcuni dei punti cardinali della scheda progettuale elaborata dal Comune di Corciano, in stretta collaborazione con l’amministrazione perugina, al fine di accedere ai fondi europei del Next Generation EU (NGEU), il piano di finanziamenti voluto dall’Unione Europea per riparare ai danni causati dalla pandemia di Covid-19 e dalla conseguente crisi economica, e gettare le basi per un’Europa più ecologica e moderna. La progettazione per il comune di Corciano, diretta dall’assessore Francesco Mangano, fa parte del dossier di iniziative presentate da vari comuni umbri e raccolte dalla giunta perugina, che si è fatta portavoce di una tavola rotonda di amministratori che guardano agli interessi e alla valorizzazione del territorio regionale, mettendo da parte i campanilismi.

Gli interventi previsti La collaborazione per lo sviluppo dell’area tra Perugia, Corciano e il Lago Trasimeno, avviata un anno fa dagli amministratori locali, si pone l’obiettivo di riqualificare l’area intercomunale fra le due città, attraverso una serie di interventi mirati su mobilità, verde urbano, connessioni ecologiche e potenziamento delle vivaci aree commerciali della zona. I fondi previsti per la realizzazione del progetto, stimati in circa 7 milioni di euro, potranno portare benefici e vantaggi a una comunità di circa ventimila persone residenti nelle aree limitrofe dei due comuni, potenziando in modo coordinato e ben strutturato i punti di forza del territorio; nell’ottica di una differente idea della qualità della vita. Tra gli interventi proposti spiccano: il potenziamento del secondo ramo della bretella che collega San Mariano, Ellera, Ferro di Cavallo e Pian di Massiano; lo sviluppo infrastrutturale della linea ciclopedonale fra Perugia e il Lago Trasimeno; la riforestazione delle aree verdi urbane; la riqualificazione delle aree commerciali del quadrilatero Decathlon – Quattro Torri – Gherlinda – Quasar; e il potenziamento dell’infomobilità.

Porre al centro la qualità Il filo conduttore di queste proposte progettuali è rappresentato dalla volontà di migliorare la qualità della vita, valorizzando l’ambiente e favorendo un rapporto più sostenibile, moderno ed equilibrato con la natura, in linea con gli obiettivi europei del NGEU. Integrando a livello infrastrutturale l’area intercomunale Perugia – Corciano e adottando alternative ecologiche si getteranno le basi per un nuovo sviluppo economico del territorio ed il miglioramento della rete dei servizi.

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea pubblicato in data 6 maggio 2021 su Umbria24.it

Da Perugia alle istituzioni europee, la giovane funzionaria: «Il mio lavoro tra leggi e un po di nostalgia»

Da Perugia alle istituzioni europee, la giovane funzionaria: «Il mio lavoro tra leggi e un po di nostalgia»

La testimonianza della 26enneBenedetta Fornaciari da Passano, partita dall’Umbria per andare a lavorare in Belgio

di Sofyene Meddourene

Tanta nostalgia per il paesaggio umbro mista a tanto amore per l’Europa. Benedetta Fornaciari da Passano, 26 anni originaria di Perugia, è una dei tanti umbri che vive in Belgio, a Bruxelles per la precisione. Un variegato percorso accademico che l’ha portata da Perugia a Granada. «Un’esperienza Erasmus molto importante per me» sottolinea, che si è conclusa a Bruxelles dove si è laureata in Sicurezza, Pace e Conflitti.

Carriera Attualmente si occupa delle relazioni interistituzionali con il Parlamento Europeo presso la Direzione Generale “Migrazione e affari interni” (DG Home). «Seguiamo il lavoro del Parlamento in generale», continua Benedetta, «è un’attività che richiede una presenza costante e in prima linea». Al momento il suo ruolo consiste nell’occuparsi delle principali proposte legislative presentate in Parlamento, seguendo il lavoro svolto dai relatori (rapporteur) ai quali sono state affidate. Nell’ultimo periodo si è interessata a delle proposte che puntano ad eliminare i contenuti terroristici dalla rete, confidando in «un approccio europeo unito per rimuovere i potenziali pericoli nel più breve tempo possibile».

L’epidemia Il Covid-19 visto da Bruxelles non è stato gestito al meglio, in particolare durante la prima ondata. «Ognuno pensava al suo orto», dice Benedetta riferendosi all’atteggiamento dei paesi membri durante la prima fase dell’emergenza sanitaria. «È stata una prova di coesione dura, passata con la sufficienza, anche se capisco che è difficile pensare al bene comune quando c’è qualcosa più grande di te da affrontare». È stato un periodo che ha messo tutti a dura prova: «Siamo passati da mille impiegati in smart working a circa 30 mila in una settimana dall’inizio del lockdown. Non potevamo permetterci di rallentare», afferma decisa mentre spiega come la sicurezza informatica sia diventata una tematica di enorme rilievo durante questa rapida digitalizzazione.

La lontananza Accanto al contesto professionale però c’è anche la quotidianità del vivere in un paese diverso, dove la mancanza degli affetti si sente: «La famiglia è la cosa che mi manca di più», ammette con nostalgia. La giovane funzionaria per ora non vuole tornare in Italia, anche se qualche viaggio occasionale in Umbria non manca di certo. Infatti, è lontano da casa che il ricordo della propria terra si fa più forte: la bellezza del paesaggio, i piccoli borghi, l’aria della campagna umbra. «Ora quando torno non do più niente per scontato, riesco ad apprezzare cose che prima non apprezzavo; è triste pensare che si debba andar via per rendersi conto di ciò che si ha».

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea pubblicato in data 6 maggio 2021 su Umbria24.it

Perugia, per il nuovo Turreno ‘dal vivo e online’ la speranza viene dall’Europa

Perugia, per il nuovo Turreno ‘dal vivo e online’ la speranza viene dall’Europa

Tra i progetti proposti a Perugia per il Next Generation EU, ce n’è uno che renderà il cineteatro un polo della cultura digitale

di Sara Calini

Riuscirà il teatro Turreno a vedere di nuovo la luce? Dalla sua chiusura nel 2010 progetti e idee per il cineteatro perugino non sono mancati – da chi voleva demolirlo per costruire un centro commerciale, a chi invece avrebbe sfruttato volentieri l’area per un nuovo parcheggio – ma nessuno è riuscito a spuntarla. Ora però è arrivato un nuovo progetto, al quale ci si augura possa mettere la sua firma l’Europa, che con il Next Generation EU intende dare al Turreno una nuova veste tutta high-tech.

Il promesso Turreno Gli umbri con il Turreno si sentono un po’ come il Renzo di manzoniana memoria, continuamente separato dalla sua amata Lucia. Dopo otto anni di peripezie dall’ultimo spettacolo messo in scena, nel 2018 la Cassa di Risparmio si era fatta Provvidenza, acquistando l’immobile per donarlo al Comune di Perugia e alla Regione. Con una richiesta ben precisa, però: l’impegno delle istituzioni a restituire al teatro una vita nuova e significativa. Promessa che forse ora sarà mantenuta, con un progetto che punta a fare del Turreno il contenitore di una moderna idea di cultura, al passo con i tempi sempre più digitali.

Due obiettivi, due programmi Insieme alla proposta elaborata per il finanziamento Next Generation EU, esiste già un progetto del 2018 inserito nell’Agenda Urbana perugina, che riguarda i lavori di rifunzionalizzazione, miglioramento sismico e adeguamento normativo dell’ex cine-teatro. Lavori che si ritiene riescano a terminare in tempo per accendere i riflettori del teatro ai Macchianera Awards del 2022 . Il secondo piano invece è appunto quello che guarda all’Europa, definito poche settimane, che andrà a rafforzare il primo con un ulteriore investimento di circa un milione e mezzo di euro, con l’obiettivo di rendere il teatro “un laboratorio culturale innovativo…per migliorare la produzione dello spettacolo e delle attività culturali sia on site sia on line, mediante realtà aumentata e tecnologie per scenografie virtuali…”.
Il Comune di Perugia, quindi, guarda con speranza al Next Generation EU per ridare vita al Suo amato Turreno: perché questo matrimonio, tra Umbria ed Europa, s’ha da fare.

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea pubblicato in data 6 maggio 2021 su Umbria24.it